Oggi vorrei proporre la lettura di alcune poesie di una poetessa che ho conosciuto da poco tempo ma che apprezzo tanto: Cristina Bove.
In realtà non la conosco personalmente perchè la sua conoscenza è avvenuta tramite Internet, “scoprendo” un giorno, per caso, il suo blog, o meglio, uno dei suoi blog.
Ho visto alcune sue fotografie: davvero belle. Un viso intenso, riflessivo, proiettato verso l’interno, nell’intento di conoscere sempre meglio se stessa.
Questo, perlomeno, è ciò che leggo in lei.
Mi verrebbe da dire tanto, perchè i suoi occhi, la sua carnagione chiara, le sue mani dalle dita affusolate e i suoi capelli bianchi intrecciati con la seta "parlano" e "raccontano".
Ma è ciò che sta dentro il suo cuore sensibile che colpisce, un “occhio” che “studia” e “ti studia”, che scandaglia la realtà fino a conoscerla e fartela conoscere profondamente.
Sono sei le poesie di Cristina che oggi voglio proporre, non di più, perché vanno gustate, conosciute e capite, ma altre seguiranno.
Inoltre, vale davvero la pena andare a conoscerla sicuramente meglio sul suo blog: cristinabove.splinder.com
di quei giorni
Di quei giorni uggiosi
che la tenda del crepuscolo
appanna ancor più di tristezza
quando è necessità
forzare l’allegria
di quei giorni non sai
che per amare
è sufficiente esistere.
***
ocra
Ocra marea di sabbia che rimonta
puntuale e fastidiosa
miliardi di granelli nelle scarpe
e camminare è impresa
vorrei scrollare questi spazi pieni
ridurli all’essenziale
e diventare bava di torrente
speranza d’acqua
foce verticale.
***
una brocca
Una brocca di sogni e pensieri
contienimi vita
nel puro cristallo
di rocca
ricordami pioggia di sera
sospiro di sole
immagini intrise di pioggia
l’ombrello lasciato sul patio
ed io che mi danzo dintorno
riempiendomi ancora di vita
nell’erba le prime viole.
***
era il suo tempo
Era il suo tempo
ed era pronto il campo delle meraviglie
perciò fiori di giorno
come una rosa in apparenza aperta
ed alla luce
di suoni tremuli e scintille
le parole che portano il respiro
sulle labbra e le mani a dire vieni
oltre il semplice amare
da stamattina sopra i rami spogli
la magnolia è già carica di bocci
guardo lontano
storni neri a frotte
disegnare nel cielo forme a scatti
quasi pensieri che la mente incalza
e fra battiti asincroni fibrilla
un cuore che si adegua
e non sobbalza
anzi funziona al minimo
lo sento
come un frullare d’ali nel mio petto
un movimento appena
di soppiatto.
***
non finiscono
Non finiscono mai le parole
per quanto già scritte da tutti
per quanto già dette
hanno sempre di nuovo
il respiro
hanno sempre nel volo le cose
e l’addio
oltre il segno
oltre il suono
oltre l’anima stessa che traccia
nel vento il suo esistere ancora
***
voci
La sua voce giunge dai millenni
dalle case disabitate,
dal silenzio dell’amore
in misure di sogno, quando
si tessevano fra gli angeli
i pensieri degli ultimi ricordi
ora mi giunge chiara
al cuore e mi fa piangere
e a lui la mia, mai dimenticata.
voci che hanno varcato i piani dell’ignoto
per farsi ancora suono
e ricordare
quando, fra ali, segnavano
il tempo e lo scandire dell’amore.
Cristina Bove
Magiche, le poesie di Cristina. E gran donna, Cristina. 🙂
sabrina
Carissima Piera, dirti che sono commossa è dir poco…Sento questo filo che ci accomuna, il senso che tu riesci a cogliere nelle mie poesie, e il piacere di essere riuscita a comunicartelo. Ti dico grazie, dal profondo del cuore:-)
Grazie anche a Sabrina elle sue belle parole:-)
Un abbraccio grande.
cri
cri
Cara Cristina, è stato un piacere per me “entrare” nelle tue poesie, è stato come andare a far visita ad una cara amica, conversare con lei e scoprire il piacere di raccontarsi.
Ringrazio te, Sabrina, perchè sei venuta a trovarmi e per ciò che dici di Cristina. Non posso non condividere. Un caro saluto a tutte e due. Piera
Donna, amica e mamma a “tuttotondo”!!!
Un caro saluto, Glò
Ed ora anche felicissima nonna di una nipotina appena arrivata.
Grazie, Glò, della visita e a presto. Piera