San Galgano
Entrare nella chiesa e guardare il cielo
fu tutt’uno,
non vi era un tetto per nasconderlo alla vista.
L’azzurro penetrava ovunque
sotto gli archi antichi o dietro le colonne.
L’erba cresceva libera sulla terra
annaffiata dalla pioggia,
e gli uccelli dimoravano sulle alte feritoie.
Nel mezzo, il piccolo altare in pietra
ricordava il luogo sacro
che le nostre suole calpestavano lievi,
mentre il sole illuminava,
dall’alto dell’azzurro soffitto,
gli angoli più segreti della basilica.
P. M. C.
L’ abbazia di San Galgano
L’abbazia di San Galgano è situata a pochi chilometri da Siena, nel comune di Chiusino.
Il sito è costituito dall’eremo (detto “Rotonda di Montesiepi”) e dalla grande abbazia, ora completamente in rovina e ridotta alle sole mura.
Di San Galgano si sa che si festeggia il 3 dicembre e che morì nel 1181,
che, convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza.
La cappella fu edificata entro il 1185 sulla tomba del santo che era divenuto oggetto di culto popolare.
Al momento della conversione, nel giorno di Natale del 1180, Galgano Guidotti avrebbe infisso nella roccia la sua spada, allo scopo di trasformare l’arma in una croce; in effetti nella Rotonda c’è un masso dal quale spuntano un’elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca.
L’evidente analogia con il mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia di Chiusino.
(Testo tratto dal web)
Piera, grazie per questi tuoi versi.
Oggi avevo proprio bisogno di tuffarmi nell’azzuro.
Ti abbraccio cara amica
jolanda
una poesia vestita d’azzurro e in volonell’azzurro…ampio respiro, sereno volgersi intorno.
ciao
Bellissimo Piera questo volo dello sguardo e dell’animo che si libra in alto, si posa sul piccolo altare per riprendere il volo verso l’azzurro!
Il mio abbraccio. Ele.
Ciao, Jole. Mi auguro che questo piccolo tuffo nell’azzurro ti abbia procurato davvero un momento di serenità. Continuo a gustare le tue poesie, che trovo veramente belle.
Grazie per tutto. Piera
Cara Cristina, veramente si prova un profondo senso di pace all’interno della basilica. Saranno gli ampi spazi, l’azzurro sconfinato che ti sovrasta o forse il silenzio, non so…
Il mio abbraccio. Piera
Ho letto il commento sotto la recensione di R. M. Grazie.
Cara Eleonora, mentre visiti San Galgano non ti chiedi se sei credente o ateo, ti senti semplicemente protesa verso l’alto e senti prepotentemente un profondo bisogno di spiritualità.
Forse è questo che tu hai inteso dire.
Un grande abbraccio, estendilo anche a Sante. Piera
Piera cara, è davvero sempre bello leggerti… Ho voglia, tanta volgia di azzurro, Giulia
Mi fa sempre molto piacere venirti a trovare, cara Piera.
Questa sera l’azzurro c’è, nella consacrazione di uno sguardo al cielo.
Buona notte.
Glò
Ciao, Giulia, scusami per il ritardo, ci sono dei giorni in cui a malapena si respira. Voglio solo dirti che è sempre una gioia per me incontrarti, qui o sul tuo blog. Un grande abbraccio. Piera
Cara Glo, anche con te devo scusarmi per lo stesso motivo. Ti ringrazio per la visita e ti auguro che l’azzurro per te ci sia sempre e non in certi giorni soltanto. Un caro saluto e a presto. Piera