Il nuraghe
II
L’antica reggia si innalza verso il cielo.
Nei corridoi, nelle stanze
io ascolto le voci del passato.
Rivedo i padri
percorrere i cunicoli,
sollevare il velo sugli antichi misteri.
Le pietre mi raccontano
scene di vita quotidiana,
storie di coraggiosi guerrieri.
Tutto parla nel silenzio
e porta l’eco di un tempo remoto
ancora vivo nella memoria.
Piera M. Chessa – Un ordinato groviglio – Il Filo 2008
Piera carissima, non è cosa da poco sarere ascoltare le cose che ci circondano, ed è vero che le pietre possono raccontare, ed è vero che anche il silenzio ha voci che attendono solo di essere decifrate.
mille abbracci
jolanda
MOLTO BELLA!
BUON NATALE
Giovanna Giordani
Carissima Jole, si provano delle emozioni e delle sensazioni particolari all’interno di un nuraghe, forse perchè queste costruzioni sono ancora ai nostri occhi cariche di mistero, e dipenderà dal fatto che, con esattezza, non si sa ancora che cosa fossero in realtà. Dimore, luoghi di culto o fortificazioni? Per questo è bello immaginare come poteva essere la vita quotidiana tra quelle spesse mura.
Ho inavvertitamente pubblicato senza aver concluso. Col portatile qualche volta mi succede perchè non uso il mouse.
Ciao, Jole, un grande abbraccio e a presto. Piera
Ciao, Giovanna, che piacere questa tua visita! Ti leggo spesso sui blog di amici e trovo i tuoi commenti sempre molto equilibrati.
Un caro saluto.Ricambio gli auguri di un Natale sereno. Piera
Bellisisme queste poesie sui nuraghe. E’ vero Tutto parla nel silenzio, molto più nel silenzio che nel rumore che non è più parola, un abbraccio. Giulia
Bon Natale, cara amica. Giulia
Carissima Giulia, mi scuso per non aver risposto prima ma sono stati giorni molto intensi.
Ti ringrazio per il bel commento e per gli auguri che sono graditissimi. Io ho trascorso un bel Natale in famiglia, spero che anche per te sia stato un giorno sereno.
Ti abbraccio forte. A presto. Piera