La Loira
Camminavo sulle rive della Loira
quel giorno d’estate,
il vento leggero e il tepore dell’aria
suscitavano nell’animo
piacevoli sensazioni.
Mi fermavo a guardare le acque calme
e la città lontana di Blois,
oltre la sponda opposta,
i suoi tetti grigi, i muri bianchi delle case
abbracciati dal sole del mattino.
E talvolta sul marciapiede cigolavano
le ruote lente di un passeggino,
accompagnato da mani tenere, materne.
P.M.C.
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Carissima, ogni tua poesia è un invito a vedere con i tuoi occhi e a “sentire” con la pofondità del tuo animo…questi bellissimi versi parlano di un sole che abbraccia, delle mani tenere di una madre, è il tuo desiderio costante di esprimere il tuo amore? Ti abbraccio forte. Ele.
Che delicatezza…che Poesia!…
Ciao cara Piera. Una poesia molto bella ed intensa. Un’immagine veramente dolce. Mi piace molto il cigolio delle ruote del passeggino accompagnato da mani tenere.
🙂
Un caro saluto e un buon fine settimana Gaetano.
Tepore del clima e calore materno: una sintesi poetica e naturale.
Carissima, dovresti dipingere!
abbraccissimi
jolanda
Seppure con grande ritardo, Milvia, ti ringrazio per le accurate segnalazioni e per la tua amicizia.
Un abbraccio. Piera
Carissima Ele, con la scrittura cerco di non dimenticare i momenti più belli dei miei viaggi, e soprattutto certe sensazioni. Quel viaggio, in particolare, è stato bellissimo.
I tuoi commenti sono sempre speciali, e di questo ti ringrazio.
Un abbraccio. Piera
Sai, Cristina, ero indecisa se pubblicare o meno questo testo perché ciò che ho scritto non corrispondeva abbastanza a ciò che in quel momento provavo
ed ero un po’ arrabbiata con me stessa per non aver trovato le parole giuste, quelle che cercavo.
Ti ringrazio molto per il commento.
Ti abbraccio. Piera
Grazie, Gaetano, per i saluti e per il commento. L’immagine del passeggino mi ritorna alla mente, grazie a voi, così come ricordo bene quella giornata primaverile, nonostante si fosse in estate, e la Loira sotto il sole.
Un caro saluto. Piera
Hai ragione, Antonio: tepore del clima e calore materno, natura e umanità, quest’ultima evidenziata,forse, in uno dei suoi momenti più nobili: la cura di un figlio.
Ti ringrazio del commento. A presto. Piera
No, Jole, non io ma Eleonora dovrebbe dipingere perchè è bravissima. O meglio ancora, dovrebbe dare forme e colori a ciò che lei stessa scrive. Chissà che un giorno, spero presto, non riesca a convincerla a riprendere in mano i pennelli!
Grazie, comunque, del tuo bel commento. Un grande abbraccio e a presto. Piera
il suono (il cigolìo), il bianco, l’acqua, la terra: assemblare una tal fotografia non ha bisogno di parole… ricercate :-).
Un forte abbraccio, cara Piera…
Glò
Ti ringrazio, Glò, per il commento, che trovo molto bello, e per l’abbraccio, che ricambio.
A presto. Piera