(Foto tratta da viadellebelledonne.wordpress…)
Mi giungono i rumori dalla strada,
voci che non ho voglia di ascoltare,
un bambino che corre,
una madre che insegue,
qualcosa che cade.
E’ la vita che avanza
e si affaccia la sera.
La mia vita
che un giorno lontano
apriva i suoi occhi sul mondo
con grande fatica.
E’ trascorso quel tempo,
ma ritorna al mio fianco
quando il buio prevale
sui viali del parco vicino.
Rimane in un angolo
fondo del cuore
il ricordo di mio padre e mia madre,
un tenero affetto durato negli anni,
lo stretto legame di un sogno.
Piera M. Chessa
Non ci crederai, Piera, ma proprio stasera ripensavo a tanti bei momenti trascorsi con i miei genitori, al nostro insostituibile amore! “Lo stretto legame di un sogno”… Grazie, cara.
Ci sono ricordi che nulla può scalfire, difficile dire se vengono a cercarci o rispondono al nostro silenzioso richiamo.
Concordo con Annarita: bellissima la chiusa! Grazie, carissima. Ele
Anche a te, dunque, capita spesso di fare un viaggio a ritroso?
Bello il fatto di aver pensato, più o meno contemporaneamente, ai nostri rispettivi genitori.
Un carissimo saluto. Piera
Carissima Eleonora, oggi il computer sta facendo le bizze.
Ho postato da un po’ il tuo bel racconto “L’ostaggio”, ho risposto al commento di Rita, ma non è apparso ancora nulla. Scusatemi, ma sono incolpevole.
Bella la domanda che ti poni:- Sono i ricordi che vengono a cercarci oppure rispondono al nostro richiamo?
Grazie per questo bel commento.
Ti abbraccio. Piera
A sera quello che resta del giorno è l’essenziale, ma è tantissimo.
Ciao
franca
Piaciuta molto la tua presentazione
“A sera, quel che resta del giorno è l’essenziale”. E’ bellissimo quel che dici, Franca, ed è vero. Il verso di una nuova poesia?
Grazie per il bel commento.
Un caro saluto. Piera