Archivio | novembre 2010

Oggi

 


(Foto da web)

 
Oggi non ho voglia di amareggiarmi, di farmi del male. So bene che motivi ce ne sarebbero tanti, basta ascoltare la radio, guardare la televisione, leggere un qualsiasi quotidiano…
C'è di tutto e di più.
Ma oggi no, mando in vacanza i pensieri, le riflessioni, le considerazioni su tutto ciò che avviene intorno a noi, non ne posso più, non ne possiamo più.
Oggi coccolerò il mio cane, giocherò con lui, se smetterà di piovere andremo a fare una passeggiata.
Merita molto di più di tanti esemplari che dicono di appartenere alla razza umana.
Al mio amico a quattro zampe, sincero, fedele e intelligente, regalo questo testo, qualcosa di leggero, di poco impegnato, qualcosa che forse farà bene anche a me.
 
Argo
 
Vedo Argo riflesso in un vetro,
il suo corpo mi appare 
come dentro uno specchio
mentre brilla nel sole.
 
Un lieve rumore,
un uccello che vola:
le orecchie si tendono,
lo sguardo si accende,
bisogna vedere, bisogna capire.
 
Nessuna minaccia,
il sole risplende,
le orecchie si piegano,
il corpo si adagia.
 
Ritorna la calma,
si può ancora dormire.

Dalla raccolta inedita "Nel silenzio, le voci"

Accanto a te
 
                                                                                                                        Per A.
 
Avverto il tono grave del silenzio,
un'atmosfera irreale,
volti velati da una luce intensa, un forte dolore.
 
Vengo da te e trattengo il respiro un istante:
il tuo viso è disteso ma gli occhi lontani.
 
Ti guardo, ti parlo,
racconto di me, ti leggo qualcosa ma poco,
mi trattiene il tuo sguardo, l'assenza.
 
Le tue labbra rispondono raccontando di te,
io cerco di capire, di donarti coraggio,
di rubarti un sorriso con fatica.
 
Ma tu mi guardi e non parli più:
non sono riuscita a trasmetterti forza,
la spinta alla vita.

(Dalla raccolta inedita "Nel silenzio, le voci")  

Martedì, 16 novembre, i malati di Sla saranno in piazza

(tra mille difficoltà ma senza rassegnazione)

La lettera che segue non ha bisogno di molte parole perché parla da sé con una forza tale che solo un grande coraggio e tanta determinazione possono dare.
Alberto Damilano e Salvatore Usala sono entrambi malati di sla (sclerosi laterale amiotrofica) e vogliono che vengano riconosciuti loro, e a tutti quelli che convivono con la stessa patologia, quei diritti che dovrebbero avere senza alcuna difficoltà e per i quali, invece, devono lottare con i denti, con risultati quasi sempre deludenti.
Spero vivamente che stavolta le cose non vadano come spesso succede ed è successo.
Ecco la lettera.
 

Malati Sla in piazza il 16 «Negata l'assistenza»

Egregi Ministri Fazio, Sacconi e Tremonti,
Vi scrivono due malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), a nome di numerosi altri malati e delle loro famiglie, che da anni attendono l'approvazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per una assistenza domiciliare adeguata e che possa definirsi degna di un paese civile. I malati SLA e le loro famiglie sono stanchi di promesse: hanno seguito per anni i lavori delle Commissioni, ultima in ordine di tempo la Consulta delle Malattie Neuromuscolari che, nominata dal Ministro Fazio, ha prodotto documenti regolarmente accantonati.

I "nuovi" Livelli Essenziali di Assistenza, ritirati oltre due anni fa dall’attuale governo, “sono stati rivisti e su quello schema sono confluite elaborazioni e considerazioni provenienti dalla Commissione nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei LEA, organismo che è stato istituito appositamente, che nell’approvare i vari elaborati, ha tenuto presente non solo del rapporto positivo costo-efficacia, ma anche del criterio della coerenza col quadro delle disponibilità finanziarie del servizio nazionale” (per usare le parole del Sottosegretario Vegas). Due lunghi anni per arrivare ad nuova stesura e poi, dal febbraio di quest'anno, la pratica è ferma sul tavolo del Ministro dell’Economia per la quantificazione dei costi. Più che una scrivania, un binario morto.
Scesi in piazza, il 21 giugno, siamo stati frettolosamente congedati dal Sottosegretario Letta, ertosi allora a Presidio in favore dei disabili e garante di una pronta approvazione dei LEA.

In ultimo, un ordine del giorno approvato dal Governo impegnava il Governo stesso ad emanare, entro il 30 settembre 2010, il DPCM sui LEA, termine da considerarsi perentorio, salvo che il Ministro Tremonti non fosse intervenuto in Aula a riferire sulla mancata emanazione, chiarendone il motivo. E, infine, Vi chiediamo: che n'è stato dei 300 milioni stanziati dal Ministro Sacconi per la non autosufficienza?
Anche se indignati, stanchi, delusi e molti di noi addirittura alla disperazione, non abbiamo perso la voglia di lottare per vivere una vita degna, perciò abbiamo deciso che

Il giorno 16 novembre 2010 dalle ore 10,30 noi, malati in carrozzina, anche con tracheostomia e PEG, saremo davanti al Ministero dell'Economia per farci carico di un presidio permanente  sino a che il Ministro Tremonti non ci darà risposte esaustive. Chiediamo  il rispetto del diritto costituzionale ad una vita accettabile e dignitosa. 

Vi rendiamo noto quanto è urgente e prioritario in questo senso:
1. Copertura finanziaria ed approvazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e relativo nomenclatore tariffario degli ausili.
2. Finanziamento di 100 milioni di euro per il percorso assistenziale proposto dalla Consulta Ministeriale delle malattie neuromuscolari, tale finanziamento dovrà essere riservato al sostegno alle famiglie per la formazione e l’assunzione di Assistenti Familiari. Le Regioni dovranno contribuire con una pari quota.
3. Finanziamento di 10 milioni di euro per ricerca di base e clinica da effettuarsi in 10 centri universitari italiani con metodologie ed obiettivi condivisi e sinergici.
Tutte le persone non autosufficienti e tutti coloro che sono affetti da gravi malattie altamente invalidanti attendono da Voi provvedimenti concreti. Speriamo vivamente che non appena riceverete questa lettera decidiate subito che la vita delle persone è più importante di tante spese che possono aspettare, come ad esempio i miliardi previsti per gli aerei da combattimento F35, che sono uno schiaffo all'intelligenza umana ed alla vita stessa.

Salvatore Usala
malato di Sla
membro Commissione Regionale Sla Sardegna
Segretario Viva la Vita Sardegna ONLUS
Alberto Damilano
medico e malato di Sla
Cinzano Torinese (To)

13 novembre 2010
 

Ricordi


(foto da web)


Oggi ritorno in questa stanza

che conobbe le mie prime illusioni,

davanti al tavolo

ferito da profonde incisioni

scrivo e penso.

 

Il cielo limpido rasserena i pensieri

e il vento mi sfiora leggero

rinfrescando il viso, rinnovando i ricordi

mentre lo sguardo si ferma sui tetti

rimandandomi immagini sbiadite.

 

Mi sono cari

l'intenso azzurro del mare vicino,

il verde caldo dei colli lontani

e le nuvole che si accostano lente

tra il frenetico volo dei colombi.