Ho letto nei giorni scorsi, su un quotidiano, un articolo che mi ha colpito molto, raccontava di un fatto avvenuto a Napoli.
Una signora anziana cammina tranquilla per la strada, ad un certo punto le passa accanto un uomo su un motorino, la affianca per poi procedere oltre, almeno apparentemente.
Fa il giro dell’isolato, passano pochi istanti e l’uomo le si accosta nuovamente per poi prenderle la borsetta, scaraventandola con violenza a terra.
Poco distante, un mendicante africano si rende subito conto di ciò che sta avvenendo, senza pensarci neppure per un attimo va in soccorso dell’anziana che ha battuto il viso, l’aiuta ad alzarsi e le restituisce la borsa sottratta al ladro.
Questo, in seguito alla collutazione con lo straniero, cade dal motorino.
Nel frattempo, diverse persone di passaggio si fermano e formano un capannello, guardano quel che avviene, ma nessuno interviene in aiuto del generoso uomo che tenta in tutti i modi di bloccare il ladro. Al contrario, alcuni dei presenti si avvicinano a quest’ultimo e lo aiutano a risalire sul motorino, per poi lasciarlo andar via impunemente.
Possibile che non capiscano quel che è appena successo sotto i loro occhi?
E’ difficile crederlo. Purtroppo la realtà è ben diversa e la conosciamo ormai tutti.
Ho rivisto il video alla televisione, è sufficientemente chiaro. Nel gruppo che si è andato formando sono presenti anche alcuni ragazzi e ragazze, nessuno di loro ha mosso un dito, nessuno ha sentito l’urgenza di farsi avanti per affiancare una persona che invece, da sola, ha avuto il coraggio di difendere un’anziana, vittima, come troppe altre donne, di persone prive di scrupoli e di sensibilità.
Voglio ricordare anche un altro atto di generosità che ha trovato posto in questa brutta storia di violenza quotidiana. E’ quello di un signore, gestore di un negozio, il quale, grazie alla sua telecamera messa a disposizione delle forze dell’ordine, ha fatto in modo che si potesse visionare il fatto accaduto, velocizzando in questo modo la cattura dello scippatore, avvenuta qualche ora più tardi nella sua abitazione.
Che dire ancora? Spero che i gesti di generosità da parte di stranieri, gesti niente affatto sporadici, come la cronaca insegna, ci aiutino a guardare con più attenzione e maggiore apertura verso le numerose persone che desiderano semplicemente non essere considerate “invisibili”, come troppo spesso succede in questo nostro indifferente Paese.
P.M.C.