Capita
che la roccia stia ferma
ad aspettare l’ultimo raggio
che aliti calore.
Capita
che la roccia sia stanca
di irte pareti irregolari.
Capita
che la roccia si sgretoli
in polvere
e corra verso il mare.
Capita
a volte capita
di vivere o morire di ferite
e la spada del tempo si trastulla
con noi
balocchi acerbi al suo passare.
Ma roccia
polvere o goccia del tuo mare
vita
sei tu che plasmi ogni pensiero.
(Jolanda Catalano, La tela di Penelope. Rhegium Julii 2000)
Jolanda scrive con una forza… ha sempre la capacità di “schiaffeggiarmi dolcemente”.
Un abbraccio 🙂
Con la tua espressione hai reso perfettamente la “forza” della scrittura di Jolanda.
Grazie, Glò.
Piera
Un inno alla vita, nonostante la sua precarietà. Sempre brava Jolanda Catalano. Avete ragione: schiaffeggia dolcemente.
franca
Peccato che Jolanda non abbia un suo blog, ho insistito molto con lei su questo ma…
Eppure sarebbe un bellissimo dono conoscerla profondamente, apprezzarne i contenuti, lo stile, la ricchezza.
Grazie, Franca.
Piera
Carissime tutte,
grazie per la continua e gentile attenzione verso la mia poesia e grazie anche per l ‘imput che mi date. Ma è un momento che spero sia solo transitorio.
mille abbracci riconoscenti
jolanda
Carissima Jolanda, buongiorno, felice che tu sia qui, leggerti è un vero piacere, spero che venga a trovarmi presto. Un abbraccio anche a te.
Piera