Sono diversi gli amici poeti di cui mi piace molto leggere i testi, uno di questi è Giovanna Giordani, che non conosco da moltissimo tempo, ma che, al contrario, mi sembra di conoscere da sempre.
Ho letto, da pochissimi giorni, una sua raccolta di poesie, mi è piaciuta molto, mi ha coinvolto, emozionato, fatto riflettere, mi ha anche arricchito e migliorato.
Che cosa si può avere di più?
Non farò oggi una vera recensione alla silloge, il cui titolo è Sulla riva del fiume, questo lo farò in seguito, oggi voglio solo riportare alcuni testi.
Sono tutti belli, per questo non sarà semplice fare una scelta, così ne prenderò alcuni, ma potrebbero essere ugualmente altri.
Eccoli.
***
Di nuovo primavera
La viola orna i piedi del muretto
la primula risplende nel suo oro
il pirus si tinteggia di rossetto
fra i rami sta cantando un coro
Lasciano i dormienti il loro letto
un venticello scherza un po’ sonoro
fra i capelli senza più berretto
il sol ride giocondo su di loro
Si fa intenso il profumo della vita
nel cuor che sente nascer la speranza
mentre l’inverno è sulla via d’uscita
Una musica s’ode in lontananza
che pare al cuor d’averla già udita
mentre fa muover passi in una danza.
Illusioni
Polveri d’oro
cancellate dal vento
della realtà.
Ottobre
Fra le foglie
volteggia una piuma
di rondinella
Pioggia
Pianto di dei
per l’umano soffrire
addolorati
La meraviglia
La meraviglia
mi apparve all’improvviso
in una merla
mentre serrava in becco
un carico pesante
di pagliuzze
cercando attentamente
in un cespuglio
un luogo adatto
per il suo futuro…
Il giorno
Invano
mi affanno
a trattenere
i sogni della notte
Di loro non si cura
il giorno che riappare
prepotente di luce
Ha labbra rosso clown
guance rosate
occhi truccati
freschi di mascara
che mi guardano fisso
ed io
accecata
tendo le braccia
e l’assecondo.
(Giovanna Giordani, Sulla riva del fiume, Aletti Editore)