E’ nata una poesia
stanotte, nel riposo,
ricordo che era bella,
mi piaceva.
“La metterò su carta
subito, al mattino”,
pensavo, soddisfatta.
Una musica, un canto,
forse un inno
a ciò che di più bello
dona la vita.
Un omaggio all’amore,
alla bellezza,
alla condivisione.
Al dialogo,
al rispetto tra le genti,
allo sguardo sugli altri
e non solo su noi.
Poi è arrivato il sonno
e mi ha rapito
rubandomi pensieri e sensazioni.
Poco è rimasto
dei versi appena nati,
ricordi vaghi
e qualche suggestione.
So bene, non è tanto
ma abbastanza
per ripensare ancora
a quei momenti
in cui la veglia notturna
ed il silenzio
spingono a ragionare
sulla vita.
P.M.C.