E’ bello al mattino con Argo
guardare la Dora,
una lieve foschia l’avvolge
dileguandosi piano.
Nessuno per strada a quest’ora
in cui tutto è assopito,
soltanto le foglie sui rami
che adagio bisbigliano storie.
Una fresca cascata
discende impetuosa
lavando ogni cosa
nel suo svelto cammino.
Poi un canto
da una piccola vigna vicina,
dei passi, un respiro affannato:
piccoli segni, la grande fatica di un uomo.
P.M.C.
(Dalla raccolta inedita “In viaggio”)