Archivio | settembre 2014

La Dora Baltea

E’ bello al mattino con Argo
guardare la Dora,
una lieve foschia l’avvolge
dileguandosi piano.

Nessuno per strada a quest’ora
in cui tutto è assopito,
soltanto le foglie sui rami
che adagio bisbigliano storie.

Una fresca cascata
discende impetuosa
lavando ogni cosa
nel suo svelto cammino.

Poi un canto
da una piccola vigna vicina,
dei passi, un respiro affannato:
piccoli segni, la grande fatica di un uomo.

P.M.C.

(Dalla raccolta inedita “In viaggio”)

Il Cervino

Mi guarda il Cervino
dall’alto del suo cielo
accennando un sorriso compiacente
verso il basso.

Il suo candore abbaglia
stordisce la mia mente,
la sua bellezza eccessiva
intimorisce.

Una nuvola lieve
lo attraversa,
nasconde un poco
la sua cima superba.

Candida anch’essa
come la neve che protegge
le sue rocce stanche
vecchie di millenni.

Io lo guardo, lo ammiro
detestandolo un poco,
lui così altero, in alto,
io, piccola, sulla fragile terra.

P.M.C.