Archivio | ottobre 2017

Amica mia

Dedico questo testo ad una cara amica che ha conosciuto profondamente la sofferenza.

 

Hai arginato le lacrime di molti
le hai asciugate con amore
hai accarezzato volti
e preso tra le tue sin troppe mani.

Ora che dagli occhi le lacrime
vengono giù come ruscelli
senza mai bagnare le tue guance
nessuno ti sta al fianco
a consolarti il cuore
a provare a capire il perché
del tuo dolore
del tuo morire tutti i giorni un poco
senza che qualcuno
tra i tanti che dicevano di amarti
se ne avveda.

Piera M. Chessa

Un giorno, la vita, di Franca Canapini

20171003_083453Nota al romanzo “Un giorno, la vita”, di Franca Canapini, Pegasus Edition

Ho letto il romanzo di Franca Canapini con notevole interesse, mi ha coinvolto sin dalle prime pagine portandomi amichevolmente fino alla conclusione di una storia che è in fondo l’insieme di diverse storie, di diverse vite che si incontrano, si intrecciano, si arricchiscono vicendevolmente, e in qualche modo si modificano prendendo strade non pensate.

Il libro incomincia con una breve introduzione dell’autrice, breve ma fondamentale, in cui lei chiarisce i motivi che l’hanno spinta a scriverlo, introduzione che ho ripercorso a lettura ultimata e che ha chiarito ancora meglio il suo progetto iniziale.

Nel primo capitolo il lettore conosce la protagonista di questa bella storia. Si chiama Anna ed è una donna ancora giovane e anche bella, con i suoi problemi quotidiani e i ricordi di una relazione tanto breve quanto intensa; intelligente e determinata si scopre però incerta e timida di fronte alla personalità carismatica di Luca, l’altro protagonista del racconto, personaggio di grande rilievo sia nella sua vita reale che nei  suoi ricordi.

Sin dall’inizio il presente si intreccia col passato, e davanti agli occhi del lettore scorrono porzioni di vita che tengono l’attenzione sempre alta dando a chi legge la possibilità di conoscere i diversi personaggi che popolano e arricchiscono la narrazione, quelli che erroneamente forse consideriamo secondari. Hanno infatti caratteristiche ben definite, legate al carattere ma anche all’aspetto fisico, e a noi che leggiamo sembra proprio di incontrarli, di dialogare con loro.

Nel secondo e nel terzo capitolo la storia viene ulteriormente approfondita, ancora il passato, i ricordi che si intrecciano con il presente , gli incontri con le amiche di sempre, il lavoro, il faticoso percorso esistenziale compiuto dalla protagonista, che però darà i suoi frutti e sarà la causa di un importante cambiamento.

Sono vari i temi trattati da Franca Canapini e tutti di notevole importanza e profondità. Il suo sguardo aperto e accogliente la porta a soffermarsi e a proporre al lettore argomenti anche scomodi, la legge Basaglia, per esempio, il problema dei disturbi mentali, la follia, ma anche le difficoltà nella comunicazione, la complessità dei rapporti sentimentali, quello della protagonista ma non solo, i rapporti, tanto intensi quanto difficili, tra genitori e figli, il lavoro, con le sue difficoltà, ai tempi d’oggi più che mai precario.

Molto belle anche le descrizioni degli ambienti naturali, dei luoghi frequentati dai protagonisti, come pure quelle dei sogni, colorati e coinvolgenti, e nello stesso tempo così enigmatici.

Un finale a sorpresa, di cui naturalmente è bene non dire niente, solo che è particolare e assolutamente non scontato.

Un romanzo che merita di essere letto e apprezzato.

Piera M. Chessa