La neve scurisce
è l’ora del tramonto
i larici, denudati,
sembrano morire.
Ma una nuvola rosa
solitaria
sovrasta ancora il monte
avvolto appena dalla nebbia
e colora la valle.
Piera M. Chessa
La neve scurisce
è l’ora del tramonto
i larici, denudati,
sembrano morire.
Ma una nuvola rosa
solitaria
sovrasta ancora il monte
avvolto appena dalla nebbia
e colora la valle.
Piera M. Chessa
Nella parte centrale della Sardegna, a circa trentacinque chilometri da Oristano, tra l’abitato di Bonarcado e quello di Santu Lussurgiu (San Lussorio), si trova la cascata di Sos Molinos (I mulini), il cui nome deriva dal fatto che, nel passato, fossero presenti nella zona parecchi mulini.
La cascata, che è costituita da diversi balzi, ha una discreta quantità d’acqua in tutte le stagioni, ma in modo particolare in autunno e in inverno.
Ho avuto modo di ammirarla più volte, eppure ogni volta mi ritrovo a provare le stesse emozioni, come se non l’avessi mai vista prima.
In seguito ad una di queste visite ho scritto il testo che segue.
Magica cascata
Una cascata spumeggiante
nascosta nel verde
all’interno di una nicchia
di foglie
in fondo ad una lunga
scala in pietra.
I sassi scivolosi
invitano all’attenzione
l’acqua limpida
bagna le nostre mani
immerse nella pozza.
Calma, musica e penombra,
un invito al silenzio
all’ascolto, all’attesa.
Improvvisamente
l’ombra degli alberi
si fa più scura
il cielo, appena visibile,
meno terso.
E’ quasi sera.
Bisogna destarsi
si deve risalire.
Piera M. Chessa
Ridono le maschere per le vie
riempiendo di colore
i marciapiedi
coprendoli di coriandoli variopinti
simili a tappeti orientali.
Alcuni cadono negligenti
nelle acque scure
delle pozzanghere
e si sfanno
come gli anni che scorrono
finendo di esistere
prima ancora d’essere stati.
Gioia e Tristezza
si prendono per mano
regalando dolci ed effimeri inganni
nei brevi momenti di allegria
beffardi doni del re Carnevale.
Piera M. Chessa