Riguardando le fotografie
E’ del tutto casuale
la scelta degli istanti,
la rapida teoria di passi
che imprimi
sulla lucente memoria della carta.
Ma se ti volgi, scorgi
lungo la linea curva delle orme,
un disegno preciso del tuo viaggio.
Non distrarre lo sguardo
dalle schegge minime del tempo
che un prodigio della chimica
rafferma, come foglie
nascoste nelle pagine silenti
della pietra:
ti saranno care per sempre
queste tenui trame
di luci e d’ombre.
Pocket Coffee
E’ spiaccicata, la neve, sulle strade
da milioni di suole
d’ogni forma,
scolpita e scabra, come
certe pitture astratte
dei moderni.
E il biancore si macchia,
lentamente
il colore imbrunisce,
ed io cammino, infine,
mani in tasca,
su distese interminate
di granita al caffè.
Lillaz
Guardaci:
passo dopo passo camminiamo,
e siamo poche lettere
su un rigo
di questo indefinito
foglio bianco.
Spunta qui e lì una virgola,
o qualche segno di punteggiatura:
un rametto, uno stecco,
qualche foglia.
Camminare sulla neve
è come scrivere:
divenire parola
nel silenzio.
(Dalla raccolta inedita “Camper”, 2004)