Archivio | luglio 2018

Tre testi poetici di Alessandro Melis

 

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Riguardando le fotografie

E’ del tutto casuale
la scelta degli istanti,
la rapida teoria di passi
che imprimi
sulla lucente memoria della carta.

Ma se ti volgi, scorgi
lungo la linea curva delle orme,
un disegno preciso del tuo viaggio.

Non distrarre lo sguardo
dalle schegge minime del tempo
che un prodigio della chimica
rafferma, come foglie
nascoste nelle pagine silenti
della pietra:

ti saranno care per sempre
queste tenui trame
di luci e d’ombre.

Pocket Coffee

E’ spiaccicata, la neve, sulle strade
da milioni di suole
d’ogni forma,
scolpita e scabra, come
certe pitture astratte
dei moderni.

E il biancore si macchia,
lentamente
il colore imbrunisce,

ed io cammino, infine,
mani in tasca,
su distese interminate
di granita al caffè.

Lillaz

Guardaci:
passo dopo passo camminiamo,
e siamo poche lettere
su un rigo
di questo indefinito
foglio bianco.

Spunta qui e lì una virgola,
o qualche segno di punteggiatura:
un rametto, uno stecco,
qualche foglia.

Camminare sulla neve
è come scrivere:
divenire parola
nel silenzio.

(Dalla raccolta inedita “Camper”, 2004)

Notte

 

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Notte silenziosa
sul parco che dorme,
non c’é vento
nè canto di uccelli,
ogni cosa appare immobile
ai miei occhi stanchi.

Una malinconia sotterranea
mi accompagna.

Guardo una luna distante
fredda nella sua bellezza
illuminata dalle luci
che si riflettono nello stagno.

Lontano, nel mezzo,
sul mare,
la luce intermittente del faro
del Capo San Marco.

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Piera M. Chessa

Golfo Aranci

 

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Golfo Aranci è un paese di circa 2500 abitanti, si trova in provincia di Sassari, nella subregione della Gallura. Il suo nome è dovuto probabilmente ad una interpretazione sbagliata dei cartografi della metà del ventesimo secolo. L’espressione in sardo “Gulfu di li ranci”, che significa “golfo dei granchi”, è stato forse tradotto in Golfo Aranci, ma il nome può derivare anche da quello di una delle numerose spiagge della zona, quella di Sos aranzos, Gli aranci.
Il paese è situato su una striscia di terra che si affaccia sul golfo di Olbia, non lontano da una splendida Oasi Naturalistica, habitat ideale per i mufloni e per volatili rari. L’Oasi include anche il vicino isolotto di Figarolo.
Sul promontorio ci sono delle fortificazioni e un importante faro, il Semaforo della Marina Militare, famoso per gli esperimenti fatti da Guglielmo Marconi nel 1932. In suo onore, nell’abitato, è stata eretta una scultura in granito, denominata la “Colonna di Luce”.
L’area è stata abitata fin dal periodo nuragico, lo conferma la presenza del Pozzo sacro di Milis, che risale al VII-VI sec. a. C., divenne poi un porto romano. In tempi recenti è stato prevalentemente un villaggio di pescatori, per diventare in seguito, grazie alla vicinanza con la Costa Smeralda e l’Area Marina di Tavolara, un importante centro turistico.
Le spiagge da visitare e da godere sono veramente tante, alcune più selvagge, altre molto ben attrezzate.
Molto apprezzate le Cinque spiagge, degli autentici gioielli che si affacciano sul paese, situate una vicino all’altra. E poi, andando verso Olbia, ma anche verso Porto Rotondo, se ne trovano numerose altre, dai nomi suggestivi e particolari, veramente incantevoli e capaci di soddisfare tutti i gusti.

(Notizie reperite su Sardegna Turismo e su Wikipedia)

Le foto sono mie.

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Piera M. Chessa