
Ho conosciuto Sergio diversi anni fa, l’ho conosciuto per caso, ho trovato infatti l’indirizzo del suo blog sul sito di un amico comune. Il blog mi è sembrato subito interessante e da quel momento sono andata spesso a visitarlo.
Sergio era già ammalato, una malattia rara, la sua, una di quelle che non perdonano, devasta il corpo ma la mente rimane lucida, di una lucidità impressionante. Così lui, finché ha potuto, ha gestito il blog, dialogando con serenità e pacatezza con gli amici che andavano a trovarlo.
E’ in questo modo che ho potuto conoscerlo più profondamente, un dono per me di cui ringrazio la vita, le circostanze, oppure il caso, anche se non credo tanto al caso, penso infatti che alcune cose avvengano perché devono avvenire.
Ho lasciato spesso sul blog dei commenti, ed è tramite questi che ho conosciuto sua sorella, è nata così un’amicizia talmente profonda che a distanza di anni continua ancora.
Purtroppo, dopo qualche tempo, Sergio non ha potuto scrivere più, ma il legame non si è comunque mai interrotto.
Era una persona speciale. E’ vero che usiamo questo aggettivo spesso con leggerezza, ma lui speciale lo era davvero, lo era nel modo di porsi, nel rapportarsi con gli altri, e lo era nella sua “scrittura”.
Quando era in salute, nei momenti liberi dal lavoro e dagli impegni, si dedicava alle persone più deboli, quelle meno fortunate, in particolare ai senzatetto, andava a trovarli e cercava di aiutarli con azioni concrete.
Sergio amava tante cose, la musica classica, per esempio, ma anche scrivere, e scriveva in versi, amava la poesia. Ho avuto l’onore e il piacere di leggere i suoi testi. Vi è in quei versi l’animo bello di un uomo generoso, la sua sensibilità, la profondità, il rispetto per l’altro in quanto uomo, il dolore per la sofferenza degli altri. Sono versi belli i suoi, scritti con cura, densi di contenuto. Non si può che provare ammirazione per chi ha saputo spalancare le braccia verso le persone invisibili ai più.
E’ andato via due anni fa, ma le persone così non vanno mai via, lasciano semi un po’ ovunque, e questi semi danno quasi sempre dei frutti.
Oggi avrebbe compiuto gli anni, per questo motivo anche quest’anno voglio ricordarlo dicendogli semplicemente: “Buon compleanno, Sergio!”.
Piera M. Chessa