
Strana primavera
incerta come il nostro futuro
privo di punti di riferimento.
Così noi, sempre più impauriti
da novità che si susseguono
senza tregua e coerenza.
Dove andremo? Dove arriveremo?
Ci sarà mai uno scopo, un traguardo
in questo nostro precario camminare
che sembra non avere fine?
Piera M. Chessa