Archivio | ottobre 2022

Lillaz, di Alessandro Melis

La foto è di P.M.C.

Guardaci:
passo dopo passo camminiamo,
e siamo poche lettere
su un rigo
di questo indefinito
foglio bianco.

Spunta qui e lì una virgola,
o qualche segno di punteggiatura:
un rametto, uno stecco,
qualche foglia.

Camminare sulla neve
è come scrivere:
divenire parola
nel silenzio.

(Dalla raccolta inedita “Camper”, 2004)

Il dolore

Alle pendici del monte Arci. La foto è di P.M.C.

Il dolore ci attraversa
e penetra in noi
occupando ogni spazio.

Ci consuma lentamente
fino a modificarci
nel nostro intimo.

Eppure è capace
anche di doni e opportunità
fornendoci occasioni
di crescita e riscatto.

Così plasmati,
rigenerati nel profondo,
scopriamo di avere una forza
del tutto sconosciuta.

Piera M. Chessa

Tramonto sul mare di S’archittu

Il piccolo borgo di S’archittu (OR) – La foto è di P. M. C.

Mi fermo stupefatta
davanti a te, sole,
che lentamente ti nascondi
ai nostri occhi.

Non sono la sola
a guardarti, ad ammirarti:
un ragazzo, al mio fianco,
in estasi ti osserva.

Rapito da tanta bellezza
si abbandona alla tua calda luce
e al tremolio dell’acqua
che s’indora.

Entrambi, lui ed io,
attendiamo l’istante in cui tu,
stanco della lunga giornata,
deciderai di andare.

Piera. M. Chessa

Il vincitore

(foto da web)

Abbiamo vissuto
nel passato
nove mesi insieme
tu ed io,
hanno battuto
all’unisono
i nostri cuori,
abbiamo provato forse
le medesime emozioni.

“Vi assomigliate tanto”
hanno detto i parenti
molte volte di noi.

Ed ora tu
combatti una battaglia
che sarà credo
lunga e faticosa,
ma in nostra compagnia.
Condividiamo tutto,
progressi e delusioni
con forza e con coraggio.
E alla fine
soltanto tu sarai
il vero vincitore.

Piera M. Chessa