
Un brano molto interessante dello scrittore giapponese Murakami Haruki, tratto dal libro Il mestiere dello scrittore e pubblicato con Einaudi.
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“ La mia sensazione iniziale riguardo alla scrittura – qualcosa di piacevole e divertente – non è cambiata. Ogni mattina mi alzo presto, vado in cucina a fare il caffè, lo verso in una grossa tazza, con la tazza in mano mi siedo alla scrivania, accendo il computer ( ogni tanto penso con nostalgia ai fogli da quattrocento caratteri e alla mia grossa stilografica Montblanc), e inizio a riflettere: ” Bene, adesso cosa scrivo? ” Ecco, quello è veramente un momento di felicità. Ad essere sincero, non ho mai pensato che scrivere potesse essere una sofferenza. Né mi è mai successo di soffrire perché non riuscivo a scrivere ( per mia fortuna). Semplicemente penso che se se scrivere romanzi non fosse piacevole, non avrebbe significato farlo. Considerare la scrittura una tribolazione è un’idea che non mi appartiene. Penso che fondamentalmente debba essere qualcosa che sgorga in modo spontaneo.
Non ritengo affatto di essere un genio. Né ho mai pensato di avere qualche talento particolare. E’ chiaro che non posso nemmeno dire di non averne, dato che sono più di trent’anni che vivo della mia scrittura. Può darsi che abbia una certa stoffa, un’inclinazione personale. Ma è qualcosa che non posso valutare da solo, quindi è inutile che ci rifletta sopra. E’ un giudizio che lascio esprimere ad altri, ammesso che esista qualcuno in grado di farlo.
Ciò cui ho sempre attribuito e attribuisco ancora la massima importanza, e che riconosco francamente, è il fatto che mi è stata data, da parte di qualche forza ignota, l’opportunità di scrivere. Quest’opportunità io l’ho colta, e, aiutato anche da molta fortuna, sono diventato romanziere. E’ il risultato di un dono, un dono per il quale provo una sincera riconoscenza, anche se non so da dove arrivi.
Ho protetto con cura la capacità che ho ricevuto […] e mi rallegro che mi sia stato concesso di continuare a scrivere fino a oggi. Dopo, sarà quel che sarà.“
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Murakami Haruki è nato nel 1949 a Kyoto. I libri da lui pubblicati sono diversi, tra questi IQ84, L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio e Uomini senza donne. E inoltre i volumi Sonno, La strana biblioteca e Gli assalti alle panetterie, arricchiti con i disegni di grandi illustratori.
Uno che si alza, si prepara il caffè e si reca con gioia al suo computer per scrivere qualcosa è senz’ altro uno scrittore. Grazie Piera per avermelo fatto conoscere.
Uno scrittore molto particolare. Un caro saluto, Franca.
Piera