Un euro per il giovane che legge

La discussa iniziativa nella Biblioteca di un Comune spagnolo
 
Altissime percentuali di abbandono scolastico, poche iscrizioni all’università, scarso interesse per la lettura. Questi dati decisamente preoccupanti hanno spinto Agustìn Jiménez Crespo, sindaco di Noblejas (60 chilometri a sud di Madrid), a ideare un sistema per migliorare la resa scolastica.
I giovani frequentatori della Biblioteca Municipal riceveranno un euro all’ora (un educatore controllerà ovviamente l’attività svolta dai ragazzi) e a fine mese la “paghetta” verrà consegnata ai genitori. La spesa, considerando tutti i 240 bambini di età compresa fra 6 e 12 anni, si dovrebbe aggirare intorno ai 200 mila euro all’anno. Secondo Crespo, alla guida del Comune spagnolo dal 1982, l’iniziativa dovrebbe servire a far capire ai giovanissimi che per avere successo nella vita occorre prepararsi e che studiare significa investire sul proprio futuro.
 
Ma per il sindaco di questa cittadina di tremila abitanti gli effetti positivi si estenderanno sicuramente anche al resto della popolazione: sarebbe anche un modo per rinforzare il ruolo attivo dei genitori nell’educazione dei loro figli. Le reazioni in Spagna sono state, come si può immaginare, di vario tenore. C’è chi sostiene l’iniziativa, come il delegato provinciale per l’educazione, Francisco Javier Garcìa Galàn, favorevole anzi a estenderla anche a tutta la scuola dell’obbligo. E c’è chi la considera diseducativa e dispendiosa, come alcuni docenti dell’ università di Castilla-La Mancha.
Abbiamo raccolto due pareri in Sardegna: per Ester Grandesso ( responsabile del Centro di documentazione Biblioteche ragazzi della provincia di Cagliari) “sicuramente l’iniziativa attira l’attenzione sul problema, ma il fatto di abbinare i soldi alla lettura mi lascia molto perplessa. Tutte le iniziative attuate nelle biblioteche sarde e le attività di promozione della lettura dimostrano che i bambini, anche quelli che non sono abituati a leggere, manifestano immediatamente un grande interesse per i libri. Le biblioteche, casomai, dovrebbero essere più numerose, realmente a portata di tutti, più accoglienti.”
L’opinione dello scrittore Alessandro De Roma è altrettanto chiara: “ L’idea non mi piace molto. Se le biblioteche ci fossero, e fossero luoghi accoglienti e facilmente raggiungibili, non ci sarebbe bisogno di pagare i ragazzi per andarci. Ho un sogno: una bellissima biblioteca, luminosa e moderna, in centro. A Cagliari, per esempio, la vedrei al posto dell’attuale stazione marittima, che è orrenda. Immagino una struttura nuova, con grande piscina, per turisti e residenti, nella quale nuotare estate e inverno davanti a Roma, e nello stesso edificio, una biblioteca con piccolo museo interattivo sulla storia della città, caffetteria e tutto il resto. Ecco, così sì che funzionerebbe”.
 
Altro che un euro all’ora. “ Bisogna pensare molto più in grande”, insiste lo scrittore sardo:” Se si spendono, e giustamente , tanti soldi per i musei, a maggior ragione se ne dovrebbe investire per le biblioteche, che sono luoghi vivi e frequentati ogni giorno. Bisogna togliersi dalla testa l’idea che una biblioteca sia un luogo brutto e noioso. Questo è il punto. Una nuotatina e poi si passa a prendere un libro. Unica regola: dopo la piscina, asciugarsi le mani, prima di toccare il libro!”.
 
Andrea Mameli
(L’Unione Sarda – Sabato 16 febbraio  2008)

2 thoughts on “Un euro per il giovane che legge

  1. Grazie Soriana per il “Suggerimento”. Certi fatti lasciano solo sconcerto, non trovi parole per commentarli.
    Approfitto di questo spazio per dirti che trovo il tuo blog molto interessante, fa pensare e riflettere su ciò che avviene intorno a noi. A presto. Piera

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