foto da web
Leggere le poesie di Jolanda è sempre un piacere e un’emozione, riflettere su ciò che dice e provare a capire ciò che non dice significa entrare in punta di piedi nella sua mente e nel suo cuore, scoprire qualcosa della sua personalità sensibile e profonda, qualcosa della sua complessità, ma soltanto quel poco che l’autrice desidera portare alla luce e condividere.
Ecco quattro testi, tutti belli e ricchi di spessore, tutti e quattro tratti dalla sua prima raccolta, Alternanze.
Ci sono silenzi nella vita
Ci sono silenzi nella vita
possenti come fiumi di parole,
tocchi leggeri, sbattere di ciglia,
lievi rossori che celano misteri.
Ci sono silenzi nella vita
che tutto colmano
in attimi preziosi,
fugaci frammenti d’armonia,
sguardi incrociati appena
e poi abbassati.
E in questo balenìo che tutto accende
con onde che trasmettono emozioni,
una passione, a volte, si consuma
mentre il silenzio avvolge coi suoi veli.
Ci sono silenzi nella vita,
ci sono silenzi dentro di noi.
Non so perché
Non so perché al buio
mi tornano canzoni
sospinte dai pensieri
su eco di memoria,
sotto macerie
custodite al tempo
d’arcane solitudini in simbiosi
di spazi levigati al vento,
vanificate dall’ombra della sera.
Non so se questa sete di parole
mi condurrà nel fondo degli abissi
dove la Storia vive e ancora giace
sepolta da indecifrabili graffiti.
E sale, dunque, ancora questo canto
e la magìa del sogno non ha tempo
se da millenni si apre come fiore
al bacio eterno che scuote l’Universo.
Ancora qui
Ancora qui
si passa il pane porta a porta
e profumano il gelso e il limone
e la superba ginestra
al Corpus Domini
tesse di luce tenera un tappeto.
Il freddo metallo dei computers
non ha del tutto corroso i nostri cuori
peccato però che qui si muore
girando appena un angolo di strada.
I ragazzi ancora vanno
I ragazzi ancora vanno per cancelli
e corrono pensieri fra i cespugli
nell’estasi di lucertole smarrite
dai loro giochi semplici e crudeli.
E gira l’incanto il sole e viene sera
su sporche teste intrise di fanghiglia
sotto le palpebre sogni ancora ignari
dell’incerto futuro che li attende.
(Dalla raccolta “Alternanze”, Calabria Letteraria Editrice)