Camminavo sulle pietre
ordinate, regolari
delle vie di Andermatt,
tu, al mio fianco,
mi cingevi le spalle.
Gustavamo senza fretta
il gradevole tepore
della giornata estiva,
sostando sorpresi
davanti alle insegne
in ferro battuto,
ai balconi ingentiliti
dal rosso dei gerani,
dall’azzurro delle campanule.
Cingeva la città
una preziosa collana di monti
appena macchiati,
dai quali proveniva
col passare delle ore
un’aria leggera e frizzante
gradita ai nostri corpi
e alle menti appagate.
P.M.C.
Grazie, Franco.
Quanta serenità e bellezza. La bellezza dell’abbraccio umano in simbiosi con l’abbraccio delle montagne. Poesia pura! Ciao carissima
Giovanna
Grazie, Giovanna. E’ un testo di qualche anno fa, scritto dopo un incantevole viaggio fatto in montagna. In quell’occasione siamo poi andati in Svizzera.
Ciao, a presto.
Piera
Cara Piera Maria, poesia che allieta l’anima e dona la il piacere dell’essere in contatto con la natura. Bellissima!
Un abbraccio
Graziella
Graziella, perdona il mio grande ritardo ma so che tu già sai il perché. Grazie per questo tuo commento davvero gradito.
Un abbraccio.
Piera