
(foto da web)
Il testo che segue non vuole essere esattamente una poesia, ma è solo il desiderio di una donna, di una madre, di un’insegnante che in qualche modo spera in un futuro migliore per i bambini e i ragazzi di oggi, e nello stesso tempo prova molta paura per quel futuro pieno di incognite che li aspetta. Continuiamo a fare troppo poco per loro e per il Pianeta che li ospita e li ospiterà. Possiamo non essere preoccupati?
Amo i bambini,
li ho sempre amati
e per tanti anni
li ho accompagnati
nella loro crescita.
I bambini ricevono
doni speciali
dalla vita:
una spontaneità
e una schiettezza
che muoiono
se non vengono
nutrite.
Non priviamoli
dei regali più belli,
non derubiamoli
di queste grandi
ricchezze.
Non insegniamo loro
l’uso delle maschere
e l’ipocrisia,
ma aiutiamoli
ad essere in futuro
donne e uomini liberi
da ogni schiavitù.
Piera M. Chessa